Maria Angelini si occupa di estetica generale e acconciature da più di 35 anni. Titolare del centro estetico Canadian Beauty Center a Cisternino in provincia di Brindisi, nel 2017 ha intrapreso il percorso di Specialista in Estetica Oncologica APEO al Policlinico di Milano e attualmente opera in diversi ospedali della Puglia.
Maria, la tua esperienza nel campo dell'estetica oncologica è stata influenzata da un evento personale molto toccante. Come hai trasformato il dolore che hai provato nell'ispirazione per aiutare altre persone che affrontano terapie oncologiche?
Qualche anno fa, come un fulmine a ciel sereno, alla mia mamma è stato diagnosticato un carcinoma infiltrante al colon.
Ho provato quella sensazione indescrivibile di smarrimento che si percepisce con una sentenza di tumore.
Non sapevo che cosa fare per aiutare le persone come la mia mamma e inizialmente ho contattato l’Associazione Nazionale Tumori che mi ha concesso di seguire le persone in terapia da un altro punto di vista, ma volevo fare qualcosa di più nel mio settore: l’estetica.
Ho iniziato quindi a cercare una scuola che facesse al caso mio; non volevo un seminario di un paio di giorni, ma una vera e propria scuola che mi desse la sicurezza e la possibilità di aiutare le persone in terapia dal punto di vista estetico ed è così che ho trovato APEO e ho iniziato il percorso di sei mesi al Policlinico di Milano.

La tua formazione con APEO ti ha dato gli strumenti per trattare con sicurezza pazienti oncologici. Quanto ritieni fondamentale la formazione continua, come l’aggiornamento annuale APEO?
Il corso APEO è molto impegnativo, ma per me è stato il più bel tassello del puzzle della mia vita professionale: quando si ha a che fare con i malati oncologici, la preparazione è fondamentale per cui il sapere è necessario.
Nonostante faccia l’estetista da tantissimi anni, il percorso APEO è un’altra cosa, un nuovo programma: i docenti sono tutti medici dell’Istituto Europeo di Oncologia, professionisti che danno quella sicurezza di cui necessariamente noi estetiste APEO abbiamo bisogno, perché ci si affaccia a una nuova realtà, che è quella della medicina e della conoscenza delle persone in terapia, che hanno caratteristiche e necessità cutanee completamente diverse.
Poi, siccome anche la medicina va avanti, i farmaci cambiano e sono questi che danno le tossicità cutanee su cui una Specialista in Estetica Oncologica opera, la formazione APEO non finisce mai: ogni anno abbiamo un corso di aggiornamento, durante il quale approfondiamo le nuove terapie, i farmaci utilizzati e le tossicità cutanee che essi portano.
Non è una materia che appartiene all’estetica, è vero, ma in questo contesto è fondamentale avere questo tipo di preparazione: uno studio scientifico certifica i vantaggi dell’estetica oncologica per i pazienti oncologici.

Lavorare in ospedale e vedere da vicino la sofferenza dei pazienti richiede una grande forza emotiva. Come riesci a bilanciare il coinvolgimento con la professionalità, e quali strategie adotti per mantenere il tuo benessere psico-fisico?
Quando si lavora in ospedale, si è a contatto con persone a tutti gli stadi della malattia oncologica.
L’emozione c’è e il coinvolgimento è moltissimo: le persone si aprono e raccontano la loro storia.
In ospedale ho visto tantissimi casi e situazioni e non nascondo che molto spesso vado via con il cuore a pezzi e ammetto di avere pianto tante volte.
Per mantenere il mio benessere, mi faccio seguire da una psicologa, che mi dà una forza in più, ma nonostante le difficoltà e le emozioni molto forti e a volte dolorose, la soddisfazione è indescrivibile.
È difficile descrivere quello che si può provare quando una persona si apre completamente a te ed è altrettanto difficile fare capire quanto possa essere bello fare sentir bene una persona che sta soffrendo: il nostro obiettivo è dare qualche ora di spensieratezza.
Durante il mio lavoro in ospedale vedo arrivare persone molto tristi, a volte anche piangendo, poi però vanno via tutte con il sorriso e vederle sorridere dopo un trattamento e sentirsi ringraziare all’infinito non ha prezzo, è una sensazione unica.

Maria, quali sono i tipo prossimi obiettivi e che consigli daresti a chi desidera intraprendere questo tipo di percorso?
Ci tengo a dire di essere veramente felice di fare parte di questa meravigliosa famiglia che è APEO e il consiglio che darei alle mie colleghe che vogliono intraprendere questo lavoro è sicuramente quello di studiare tanto.
Spesso ci si trova ad affrontare delle problematiche importanti e la conoscenza non è mai abbastanza.
Fare dei trattamenti su pazienti oncologici è una grande responsabilità; quindi, la conoscenza dei farmaci e delle tossicità cutanee che essi portano è fondamentale.
Non nego che qualche volta mi è capitato di trovarmi in difficoltà e devo dire che APEO era sempre lì a supportarmi e questo è il loro grande punto di forza.
Io ovviamente continuo a studiare: quest’anno mi sono iscritta all’Università di Bari, a un corso del Dipartimento di Farmacia e Scienze del Farmaco per acquisire delle competenze trasversali.
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