a cura di Cristina Lucenti
I patch transdermici hanno aperto una nuova frontiera per veicolare anche le sostanze funzionali dei cosmetici. Ed è così che sono nati i “cerotti” ad azione idratante, liftante, tonificante, purificante, per contrastare gli inestetismi della cellulite e drenanti.
Le caratteristiche principali
Sono realizzati in materiali leggeri, biodegradabili come idrogel e cellulose, impregnati di una sostanza diversa. In genere sono confezionati in bustine monouso per preservare al meglio gli attivi: al momento dell’applicazione è sufficiente rimuovere la pellicola adesiva e posizionarli sulla zona da trattare.
Alcuni vanno lasciati poco tempo, da qualche minuto a mezz’ora, e sono assimilabili a una maschera; altri possono agire anche per ore, similmente a creme e sieri (da otto a dodici ore), quindi in genere sono applicati per tutta la notte (patch viso e corpo) o per tutto il giorno (patch corpo). Il patch veicola le sostanze funzionali e limita la TEWL (transepidermal water loss), ovvero la perdita di acqua transcutanea, donando quindi un effetto idratante.
Gli attivi più veicolati sono vitamine, come la C e la E, acido ialuronico nei cerotti transdermici per pelli disidratate e non più giovani. Per pelli impure si impiegano patch a base di attivi astringenti come hamamelis, leviganti come acido salicilico, sebonormalizzanti come tea tree o lavanda. Esistono anche cerottini (spesso sagomati sulla forma del naso) specifici per la rimozione dei comedoni che agiscono in modo simile alla black mask, contenenti estratto di carbone e altri attivi assorbenti.
Troviamo patch transdermici specifici per la zona perioculare, che promettono di contrastare borse e occhiaie (ad esempio ad azione drenante a base di cetriolo e liquirizia) oppure le microrughe (con aloe e acido ialuronico). Sostanze come alghe, ananas, caffeina, edera, teobromina e tè verde, si usano con successo nei patch per la cellulite. L’efficacia è dimostrata e il risultato è d’effetto, anche in tempi brevi.

Cerotti “Magici”
Uno studio effettuato nel 2003 e pubblicato su “Health Beauty America”, ha dimostrato che, utilizzando un patch sul contorno occhi per venti minuti, si è ottenuta una riduzione visibile del numero e della profondità delle rughe al di sotto dell’occhio. Il risultato è durato per diverse ore.
L’effetto può essere spiegato a due livelli: nell’immediato ci può essere, sulla zona di applicazione, una leggera risposta infiammatoria che inturgidisce la pelle; gli effetti a lungo termine invece possono essere il risultato combinato della stimolazione tissutale, dell’aumento dell’irrorazione sanguigna e dell’azione data dagli attivi. Sicuramente per le nostre clienti, che richiedono trattamenti sempre più performanti in tempi brevi, l’uso dei patch transepidermici come prodotto domiciliare è gradito per l’efficacia, la semplicità e la praticità di utilizzo.
In alternativa
Un’altra tipologia di prodotto che si ispira all’azione occlusiva dei patch, senza però l’utilizzo degli adesivi, si è diffusa negli ultimi anni e prevede l’utilizzo di maschere sagomate in tessuto non tessuto (TNT), imbibite di sostanze funzionali concentrate che sono applicate sul viso e lasciate in posa come una maschera classica.
Queste maschere sono sagomate per adattarsi a viso e collo, sono già imbibite o sono impregnate al momento dell’utilizzo in concentrati specifici a seconda dell’effetto finale vantato. Vanno applicate facendole aderire bene su cute perfettamente detersa e asciutta, si tengono in posa per quindici/venti minuti circa e sono rimosse con estrema facilità, senza risciacquo, l’eventuale prodotto in eccesso rimasto sulla superficie cutanea va fatto assorbire con sfioramenti.