Il tatto: lo strumento “principe” dell’estetista

Estetista che massaggia una cliente con uno scrub

a cura di Laura Rivolta

Fondamentale per la sopravvivenza, sempre allopera e importante per il benessere psicofisico, il tatto è il senso di conoscenza e azione per eccellenza, uno dei più immediati verso il mondo

Il tatto è il senso per eccellenza di ogni estetista.

Chi ha scelto questa professione ha consciamente o inconsciamente deciso di farlo proprio, di coltivarlo, plasmarlo e affinarlo.

Gli strumenti dellestetista professionista, gli stessi luoghi nei quali opera la cabina, il lettino, la poltrona finiscono per privilegiarlo.

È solo tramite il contatto, infatti, che è possibile effettuare valutazioni e diagnosi sul corpo e sul volto della cliente.

Il toccare, nelle sue diverse forme e declinazioni, favorisce un contatto profondo con la cliente:

  • ne fa percepire le vibrazioni e lenergia;
  • consente di plasmarne e modellarne il corpo, curandone difetti e disarmonie;
  • crea fiducia;
  • agevola il senso di rilassamento, abbandono e completo relax.  
Estetista che massaggia un uomo sulle scapole

L'estetista e il suo (con)tatto: responsabile di connessioni profonde

Attraverso la pelle si emana e si prende energia.

Il tatto determina una deformazione fisica dei nostri confini corporei, un evento fisiologico di rilevanza assoluta, biologico e psicologico.

Il corpo, infatti, ha solo pochi millisecondi per decidere se la deformazione della pelle sia innocua o dannosa.

Se siamo toccati da persone di cui ci fidiamo e/o riteniamo piacevoli, ci aspettiamo un contatto appropriato e la sensazione che ne consegue è di piacevolezza o rilassamento, a seconda della situazione.

Diversamente quando siamo toccati da estranei, non essendo sicuri del riscontro positivo, il nostro sistema neuronale valuta la presenza di un potenziale pericolo.

In altre parole, il tatto ci permette di capire se possiamo fidarci degli altri.

Del resto, è il contatto con l’altro che accresce l’intensità emotiva, perché risponde a un bisogno primario e antico di ciascuno, sin dalla nascita.

È attraverso il tatto, infatti, che possono crearsi connessioni profonde in grado di superare le parole e toccare le corde più profonde dell’animo umano anche senza verbalizzazione.

Estetista che tocca la testa di una cliente

4 step per "educare" il tatto

Nonostante tutte le potenzialità sopra descritte, il tatto resta un senso poco esplorato o, forse, poco narrato. Questo ci consente di affermare che forse andrebbe educato per poter essere sufficientemente apprezzato!

  1. Acquisire consapevolezza del potere del tatto. Si tratta dell’unico vero punto di partenza.
    Solo comprendendo le molteplici sfaccettature di questa dimensione sensoriale è possibile arrivare a valorizzarla appieno.

  2. Comprendere il livello di confidenza al tatto della cliente. Come detto, la responsività al tocco altrui è estremamente individuale.
    Occorre capire il livello di confidenza al tatto della cliente per gestire il contatto con lei.
    In questo senso l’estetista professionista deve farsi cassa di risonanza del linguaggio verbale e paraverbale della cliente, per comprendere il miglior approccio da adottare.
    Una regola valida sempre è quella di spiegare il trattamento prima di effettuarlo: è un modo per trasmettere la propria competenza e, al contempo, preannunciare le modalità del futuro contatto.

  3. Garantire un’esperienza tattile piacevole a 360 gradi. Questo è possibile agendo anche su altri sensi, come l’olfatto e la vista.
    Una cura negli odori dei prodotti e degli ambienti, tali da amplificare l’esperienza tattile, nonché della presentazione degli spazi e del personale, agevolerà il profilo tattile del trattamento estetico, garantendone la massima efficacia.
     
  4. Trasmettere il potere e le potenzialità del tatto. La pelle rappresenta un vero e proprio identikit della persona, ma non tutti ne sono consapevoli.
    È importante veicolare il messaggio che la pelle parla, sia alla vista sia, soprattutto, al tatto.
    Rivela abitudini quotidiane: se e quanto si pratica sport, come ci si alimenta, quanto si beve in termini di acqua e alcol, quanto sia, in altre parole, il livello individuale di cura di sé.
    Esserne consapevoli consentirà alla cliente di percepire il valore della cura della pelle e della valorizzazione del tatto, anche grazie alle cure che solo un’estetista può garantire.
     

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